Con l’arrivo del 2019, la casa editrice partenopea GM Press ha dato inizio al nuovo anno editoriale con la pubblicazione del romanzo “Difendi il coraggio dell’amore” di Francesca Scotto di Carlo.
La giovane autrice, laureanda in medicina e chirurgia, ha deciso di mettere al centro del suo libro d’esordio il tema dell’amore. Questo sentimento, analizzato in tutte le sue sfaccettature, rappresenta la forza motrice della propria esistenza ed è maturato proprio nei corridoi degli ospedali napoletani.
Il punto chiave del romanzo, ovvero l’amore, è presente in ogni tempo e spazio e ricompare ogni qualvolta si presenti uno squilibrio.
- Con ogni singola parola all’interno del romanzo, riesci a trasmette al lettore il sentimento che ti ha spinto a mettere “nero sul bianco”. Quali sono i tuoi consigli affinché si riesca a far pace con sé stesse/i?
Più passa il tempo e più mi rendo conto che ognuno ha le proprie battaglie, le proprie ferite, un dolore non avvolto. In qualsiasi vita c’è sempre qualcosa di imperfetto, un vuoto, un pensiero che spaventa. Ma più passa il tempo e più mi rendo conto che il coraggio e la forza sono due armi potentissime, uno strumento semplice. In qualsiasi momento della tua vita tu ti trovi vivi più che puoi.
È un punto di partenza. Inizi con te stesso e ti ami ogni giorno un po’ di più.
- Nel libro, parli di “quasi-amori”. Che cosa vuoi intendere con questa definizione? E potresti farci un esempio pratico di un “quasi-amore”?
Sembra strano ma è stato proprio così; il posto dei quasi-amore esiste davvero. Io ci sono stata. È stato il mio posto nel mondo, il mio posto più sicuro. Quando dico che non tutto riguarda l’amore è che c’è anche altro, forse qualcosa di meglio, mi riferisco alle persone della mia vita, quelle più importanti, quelle che io chiamo quasi-amore. L’amore è tante cose insieme, con diverse declinazioni, possibilità e giustificazioni. L’amore è.
- La scelta della copertina non è casuale. L’illustratrice Claudia Lovaglio ha estrapolato il tuo profilo mettendo in risalto un palloncino ed una barca in mezzo al mare. Puoi spiegarci il senso di tale rappresentazione?
L’autenticità è anima e pre-esiste, sa come deve vivere e cosa deve cercare. Io, non cercavo la perfezione, ma qualcuno che mi sarebbe stato accanto, capace di capirmi e rappresentarmi. Claudia per me, è stata questo. Ha rappresentato il mio tutto dando un senso a tutto quello che è arrivato dopo. Con il tempo impari anche a non sprofondare nella tua stessa profondità. La barca in mezzo al mare è la barca della mia vita e la mia pace adesso è più profonda delle tempeste del mare. L’amore perfetto non esiste, o meglio, l’amore non ha bisogno di essere perfetto, ma autentico.
- È stato difficile per un autore emergente trovare una casa editrice che creda nel proprio progetto?
Quando credi in te stesso non cerchi di convincere gli altri e non hai bisogno di approvazioni, di essere accettato. La scelta di una casa editrice è un passo importante, si parla di una cosa preziosa e nell’Italia in cui viviamo aver trovato qualcuno disposto a rischiare insieme a te non è cosa da poco.
Ho trovato e trovo fondamentale che la GM Press, mia casa editrice, creda nei suoi autori. Creda in me.
- Quali sono le prossime tappe dove presenterai la tua opera?
Ogni giorno, a ogni ora, uomini e donne si riparano in una libreria, cercando qualcosa o nulla. È là che io voglio andare, è là che porterò il mio “Difendi il coraggio dell’amore”. In questi giorni, stiamo lavorando ad un progetto davvero ambizioso: presenteremo “Difendi il coraggio dell’amore” alle scuole. Vogliamo divulgare l’amore per la lettura e per la scrittura tra i giovani. Questo non è un libro “normale”, sono minuscoli affreschi di vita qualunque ma allo stesso tempo straordinaria. E poi, l’aria che si respira durante le presentazioni mi piace, somiglia a “casa”. Ci si riconosce, in quell’amore negato o vissuto, nel profumo del tempo che passa e segna, nelle risate dolci o amare che la lettura strappa. Non è solo un libro, ma una chicca da tenere assolutamente nella propria libreria.
- A breve pubblicherai altre opere? Se sì sempre incentrate sul tema dell’amore?
Sì… Sto tramando qualcosa! È un bel periodo per me, sono sommersa dalle parole, mi sento viva e mi piace. Tutto è in continuo movimento e voglio dedicare ancora tempo e spazio. Oggi però, posso dire di essere guarita e sono troppo lontana da questo passo con la mia seconda opera per una ricaduta. E poi, se è amore non si dice.
Si ringrazia l’autrice per l’intervista concessaci.
Marco Branca
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